Aumentano le case messe all’asta in Italia. Stando all’ultimo Rapporto semestrale sulle aste immobiliari del Centro Studi Sogeea, al 31 dicembre 2019 sono stati rilevati 23.904 immobili messi all’incanto ma non tutti sono appartamenti residenziali. Sul totale stimato, infatti, 194 procedure riguardano alberghi, bed & breakfast, motel, campeggi e simili.
Dal Rapporto emerge che rispetto all’anno precedente l’aumento degli immobili all’asta è stato del 25 per cento. Guardando ai valori stimati, due case su tre messe all’incanto costano meno di 100mila euro ed il valore complessivo è di 3 miliardi e 500milioni di euro. Mentre il potenziale gettito per lo Stato, che incasserebbe le relative imposte sulla casa, è di 310 milioni di euro. Più della metà degli immobili è concentrata al Nord, con la Lombardia nettamente al primo posto.
Come comprare una casa all’asta
Comprare una casa all’asta consente un risparmio medio sul prezzo di oltre il 30% rispetto ai valori di mercato. Ecco cosa bisogna fare.
- confrontare il prezzo con quello degli annunci tradizionali: dopo aver letto con attenzione tutti i dettagli dell’annuncio e, presa visione delle foto, è consigliabile confrontarlo con altri immobili di pari caratteristiche e nella stessa zona, ma in vendita sul libero mercato per rendersi conto dell’entità del risparmio;
- capire se si ha modo di seguire il processo da soli o se si ha bisogno di un consulente: tutti possono partecipare alle aste immobiliari in modo autonomo, ma bisogna mettere in conto un importante impegno con le pratiche e la burocrazia da seguire. Non servono particolari competenze o requisiti ma per le aste telematiche, ad esempio, è essenziale avere un indirizzo Pec per partecipare. In alternativa, è possibile rivolgersi a un consulente;
- reperire tutta la documentazione: negli annunci all’asta la documentazione è solitamente molto completa, soprattutto grazie alla presenza della perizia, che contiene una minuziosa valutazione dell’immobile e di tutte le sue caratteristiche. Si potrà quindi consultare la planimetria, visionare i dati catastali, constatare le condizioni di fatto e lo stato di manutenzione, verificare che non ci siano iscrizioni pregiudizievoli, abusi edilizi o debiti verso il condominio;
- chiedere il mutuo: non molti sanno che anche per un acquisto all’asta è possibile richiedere un mutuo. In questo caso la banca produce una pre-delibera relativamente alla cifra massima che è disposta a finanziare, che può arrivare a coprire anche il 100% del prezzo di aggiudicazione. Questo garantisce di arrivare all’asta con la garanzia di poter sostenere la spesa;
- formulare l’offerta: per formulare la propria offerta è necessario compilare un apposito modulo che ogni tribunale mette a disposizione. Questo serve a identificare sia l’offerente sia il lotto che si vorrebbe acquistare. Per partecipare è indispensabile allegare al modulo un assegno circolare pari al 10% del valore della propria offerta. Questa cifra può essere inclusa successivamente nella somma totale che la banca finanzierà in caso di successo;
- partecipare all’asta: per le aste tradizionali tutti i soggetti che hanno avanzato un’offerta devono presentarsi personalmente nel giorno prestabilito per l’aggiudicazione. Ma nel caso in cui si dovesse essere impossibilitati, esiste una speciale procura notarile per delegare qualcuno. Entrare in possesso del proprio immobile: ma cosa succede quando ci si aggiudica l’asta? Entro i termini stabiliti dal tribunale bisogna versare la somma offerta e poi si procederà con l’atto di trasferimento di proprietà dell’immobile. Nel caso in cui questo sia ancora occupato, si produrrà contestualmente l’atto di sgombero.