Bonus ristrutturazione 2020: requisiti e detrazione 50%

In base alle ultime notizie c’è la conferma che nella nuova legge di Bilancio 2020 ci sarà la proroga bonus casa 2020 per tutto il 2020, ivi compreso il bonus verde per giardini, terrazzi e balconi anche condominiali per la riqualificazione del verde urbano.in attesa della pubblicazione del testo della nuova Manovra, ecco la guida aggiornata al bonus ristrutturazione 2019 Agenzia delle Entrate.

Bonus ristrutturazione 2020 novità:

Legge di Bilancio 2020 novità bonus ristrutturazione: come anticipato, nella nuova legge di Bilancio 2020 c’è la conferma della proroga di tutti i bonus casa 2020.

Con la proroga bonus ristrutturazione 2020 la detrazione non subisce modiche rispetto all’altro anno, se non la novità che il bonus è stato riconfermato fino al 31 dicembre 2020 con gli stessi requisiti e modalità di fruizione.

Tra le agevolazioni edilizie riconfermate dalla Legge di Bilancio 2020, anche quella del bonus mobili 2020 e di conseguenza del bonus elettrodomestici 2020, riconfermati fino al 31 dicembre 2020.

  • Dal 1° gennaio 2020, sarà quindi possibile fruire a seguito di lavori di ristrutturazione effettuati nel 2019, il bonus mobili ed elettrodomestici.
  • Riconfermata dalla Legge di Bilancio 2020 anche l’agevolazione fiscale che mira alla riqualificazione del verde urbano con il cd. bonus verde
  • Il bonus verde o bonus verde urbano,  in pratica, è una nuova detrazione pari al 36% delle spese sostenute per la riqualificazione del verde di giardini, terrazzi e balconi sia privati che condominiali, per un massimo di spesa detraibile pari a 5.000 euro.
  • Anche per l’Ecobonus 2020 non ci saranno novità, rimanendo in vigore quelle di quest’anno, ossia detrazione 50% per la sostituzione di infissi, schermature solari, impianti di climatizzazione invernale tramite caldaie a condensazione e a biomassa.  
  • Proroga bonus caldaia al 65% se si provvede ad istallare una caldaia a condensazione tecnologicamente più avanzata, classe A con sistemi di termoregolazione evoluti, al 50% per le caldaie di classe A, 0% quelle di classe B.
  • Il sisma bonus grazie al quale è possibile detrarre nella dichiarazione dei redditi, su un ammontare delle spese non superiore a 96 mila euro, una percentuale variabile dal 50% fino all’80% per i privati e fino all’85% per i condomini, a secondo le tipologie di intervento, rimane invariato e confermato fino al 2021.
  • Anche nel 2020, per i condomini ubicati nelle zone sismiche 1, 2 e 3, spetta un bonus unico condominio all’80% e all’85% se si effettuano contestualmente lavori agevolabili con il sismabonus + ecobonus.
  • Dal 1° luglio 2019, per effetto del decreto Crescita ammesso lo sconto immediato al posto della detrazione in 10 anni ma solo per interventi di Ecobonus, Sismabonus e risparmio energetico.

Viste le novità andiamo ora ad illustrare il bonus ristrutturazione 2019.

Bonus ristrutturazione 2019 novità decreto Crescita:

Quanto previsto dal testo del decreto Crescita 2019, a partire dal 1° luglio, è possibile beneficiare dello sconto immediato in fattura al posto della detrazione in 10 anni.

In questo modo, il contribuente, può ricevere subito lo sconto del 50% direttamente sul prezzo di vendita o sulla fattura lavori.

Lo sconto immediato è per i soli beni ed interventi che comportano un risparmio energetico, Ecobonus, Condizionatori, Sismabonus.

Il pagamento va sempre effettuato tramite bonifico parlante indicate l’apposita legge e tutti i dati necessari.

Bonus ristrutturazione cos’è?

Che cos’è il bonus ristrutturazione 2019? Il bonus ristrutturazione è un’agevolazione fiscale regolata dall’articolo 16-bis del Dpr 917/86 Tuir, che spetta sugli interventi di ristrutturazione edilizia.

In pratica, il bonus, consiste in una detrazione IRPEF pari al 36% delle spese sostenute per realizzare i lavori fino ad un massimo di spesa pari a 48.000 euro.

Tale detrazione fiscale, però, grazie agli interventi dei vari governi che si sono succeduti nel tempo, è stata aumentata al 50% a partire dalle spese sostenute dal 26 giugno 2012.

Oggi, grazie alla nuova Legge di Bilancio 2019 la suddetta detrazione 50% è prorogata senza modiche fino al 31 dicembre 2019, fatta eccezione del bonus mobili ed il bonus elettrodomestici che sono stati cancellati e sono quindi in vigore fino alla fine di quest’anno. 

Per cui fino al 31 dicembre 2019, i contribuenti, possono continuare a beneficiare della detrazione 50% del bonus ristrutturazione 2019.

Grazie invece al decreto Crescita 2019, dal 1° luglio, è possibile beneficiare dello sconto immediato anziché della detrazione.

Come funziona il bonus ristrutturazione 2019:

Bonus ristrutturazione 2019 come funziona:

  • Il bonus ristrutturazione 2019 funziona come nei passati anni, per cui il contribuente interessato a fruire della detrazione delle spese, deve effettuare il pagamento di tutte le spese mediante il cd. bonifico parlante riportante l’apposita dicitura, bonfico ordinario riportante la stessa dicitura.
  • Una volta ottenuti tutti i documenti richiesti, e che vedremo in elenco nei successivi paragrafi, il contribuente ha la possibilità di detrarre il 50% delle spese sostenute per un massimo di 96.000, suddividendo l’importo totale della detrazione spettante, in 10 quote annuali di pari importo. 
  • La prima quota detraibile del bonus ristrutturazione, è dichiarative dall’anno successivo a quello delle spese, per cui se sono state effettuate nel 2018, la prima quota deve essere fruita a partire dalla dichiarazione dei redditi 2019 fino a quella del 2030, se invece la spesa è del 2019, andrà in dichiarazione dei redditi del 2020.

Bonus ristrutturazioni 2019: guida alle spese ammesse, requisiti e come richiederlo?

Il Bonus ristrutturazioni è stato confermato fino al 31 dicembre 2019: i contribuenti pertanto possono continuare a beneficiare dello sconto Irpef del 50% sulle spese sostenute per gli interventi di ristrutturazione del proprio immobile. 

A partire dal 1° gennaio 2020, la detrazione, dal 50% tornerà al 36% della spesa sostenuta e nel limite massimo di 48.000 euro.

Proseguiamo ora la spiegazione del bonus ristrutturazione 2019, tenendo conto che il bonus non è stato modificato dalla legge di bilancio 2019 e pertanto i requisiti e le modalità di fruizione e come richiederlo, sono rimaste le stesse di quelle indicate nella guida bonus ristrutturazione Agenzia delle Entrate.

Nei prossimi paragrafi quindi andremo a vedere quali sono le spese ammesse al bonus ristrutturazione ed in particolare, quali sono gli interventi per ristrutturare le abitazioni e le parti comuni dei condomini in Italia, oggetto di agevolazione fiscale.

Ricordiamo che chi rientra nelle agevolazioni fiscali del bonus ristrutturazione, accede anch al bonus mobili.

Si ricorda che per alcuni tipi di intervento di ristrutturazione è scattato l’obbligo di comunicazione ENEA entro 90 giorni dalla fine dei lavori.

Bonus ristrutturazioni 2019 a chi spetta? Beneficiari:

A chi spetta il Bonus ristrutturazioni 2019? Il diritto a fruire del bonus ristrutturazione nel 2019 è per tutti i contribuenti assoggettati all’IRPEF o all’IRES che siano residenti o no, in Italia. 

La detrazione sull’Irpef o Ires spetta però non solo al proprietario dell’immobile ma anche al titolare del diritto di godimento e da quanti pagano le spese, per cui anche al:

familiare convivente: il coniuge, il componente dell’unione civile, i parenti entro il terzo grado e gli affini entro il secondo grado.

– il coniuge separato qualora assegnatario dell’immobile intestato all’altro coniuge;

– il convivente more uxorio, non proprietario dell’immobile oggetto degli interventi né titolare di un contratto di comodato. 

Chi ha diritto al Bonus ristrutturazioni 2019 è quindi il:

  • proprietario;
  • nudo proprietario;
  • titolare di un diritto reale di godimento (usufrutto, uso, abitazione o superficie);
  • locatario o comodatario;
  • socio di cooperative divise e indivise;
  • l’imprenditore individuale ma solo per l’immobile non strumentale o merce;
  • soggetto che produce redditi in forma associata, per cui società semplici, in nome collettivo, in accomandita semplice e soggetti a questi equiparati, imprese familiari, alle stesse condizioni previste per l’imprenditore individuale.

Altresì il bonus ristrutturazione spetta in caso di preliminare di vendita, compresso, a chi ha acquistato l’immobile se:

  • è entrato in possesso dell’immobile;
  • esegue i lavori di ristrutturazione a proprio carico;
  • è stato regolarmente registrato il compromesso.

Inoltre bonus ristrutturazione 2018 spetta anche a chi esegue i lavori sull’immobile da solo, in questo caso si ha diritto alla detrazione delle spese di acquisto dei materiali edili.

Bonus ristrutturazioni 2019: le spese ammesse alla detrazione 50%

Quali sono le spese ammesse al bonus ristrutturazioni 2019 che consentono lo sconto Irpef pari al 50%?

Ecco l’elenco delle spese ammesse al Bonus ristrutturazione così come indicate nella guida dell’aAgenzia delle Entrate:

  • Interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria, restauro e risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia, indicati alle lettere a), b), c) e d) dell’articolo 3 del Dpr 380/2001 per le parti comuni degli edifici residenziali ed elencati alle lettere b), c) e d) dell’articolo 3 del Dpr 380/2001 per le singole unità immobiliari residenziali a prescindere dalla categoria catastale cui appartengono.
  • interventi di ricostruzione o ripristino sull’immobile danneggiato a causa di calamità;
  • interventi relativi alla realizzazione di autorimesse o posti auto;
  • lavori finalizzati all’eliminazione delle barriere architettoniche come ascensori o montacarichi e l’installazione di strumenti idonei alla mobilità interna ed esterna di portatori di handicap gravi definiti tali in base alla legge 104;
  • interventi di prevenzione di atti illeciti: per cui sono ammesse le spese per l’acquisto di cancelli, porte blindate, videosorveglianza, ecc;
  • interventi per la cablatura degli edifici e al contenimento dell’inquinamento acustico;
  • lavori finalizzati al conseguimento di risparmio energetico;
  • adozione di misure antisismiche;
  • bonifica dall’amianto;
  • riparazione di impianti per la sicurezza domestica: riparazione prese, sostituzione del tubo del gas ecc;
  • installazione di apparecchi di rilevazione di gas;
  • vetri anti-infortunio;
  • installazione del corrimano.

Oltre alle spese per l’esecuzione degli interventi ristrutturazione, sono detraibili anche le seguenti spese:

  • spese di progettazione;
  • spese per prestazioni professionali;
  • spese per la messa in regola degli impianti elettrici e a metano;
  • spese per l’acquisto dei materiali;
  • spese per il rilascio della certificazione di conformità dei lavori;
  • spese per perizie e sopralluoghi;
  • IVA, bollo e i diritti: di concessioni, autorizzazioni e denuncia inizio lavori;
  • oneri di urbanizzazione;
  • costi strettamente collegati alla realizzazione degli interventi e agli adempimenti per fruire degli interventi agevolati.

Sono ESCLUSE invece le spese di trasloco e custodia mobili.

L’elenco completo delle spese ammesse al bonus ristrutturazione, è pubblicato sulla guida alle ristrutturazioni dell’Agenzia delle Entrate.

Bonus ristrutturazioni 2019: come richiederlo e quali documenti servono?

Bonus ristrutturazione 2019 come richiederlo?

Il contribuente interessato a fruire della detrazione Irpef al 50% delle spese sostenute per la realizzazione degli interventi di ristrutturazione deve innanzitutto pagare le spese tramite bonifico bancario o postale, conservare tutta la documentazione e calcolare la detrazione spettante che dovrà poi essere indicata nella dichiarazione dei redditi successiva all’anno in cui si è effettuata la spesa, insieme ai dati catastali dell’immobile oggetto dei lavori agevolabili con il bonus.

Per avere maggiori informazioni su come dichiarare le spese bonus ristrutturazione in dichiarazione dei redditi, ti rimandiamo ad un’altra nostra guida aggiornata 2019.

Bonus ristrutturazione 2019 documenti: qual è la documentazione che serve per ottenere lo sconto Irpef?

Ecco i documenti necessari da conservare e presentare in caso di controllo da parte dell’Agenzia delle Entrate:

  • domanda di accatastamento dell’immobile;
  • ricevute di pagamento IMU;
  • per i lavori condominiali: delibera dell’assemblea per l’esecuzione dei lavori e tabella della ripartizione delle spese;
  • dichiarazione di consenso all’esecuzione dei lavori;
  • concessioni, autorizzazioni allo svolgimento dei lavori o dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà indicante data di inizio dei lavori e compatibilità con le spese ammesse al Bonus ristrutturazioni.
  • ricevuta di invio della Comunicazione ENEA.

Bonus ristrutturazioni 2019 come devono essere pagati i lavori di ristrutturazione?

Il contribuente, al fine di fruire del bonus ristrutturazioni 2019, deve pagare i lavori di ristrutturazione SOLO ed esclusivamente tramite il cd. bonifico parlante, ossia mediante bonifici bancari o postali, carta di credito o debito, indicati i seguenti dati:

  • causale del versamento: per i lavori edili va indicata la seguente norma:  articolo 16-bis del Dpr 917/1986;
  • codice fiscale del beneficiario;
  • codice fiscale o Partita Iva di chi esegue i lavori.

Per l’esecuzione dei lavori di parti comuni dei condomini:

  • causale del versamento: per i lavori edili va indicata la seguente norma:  articolo 16-bis del Dpr 917/1986;
  • codice fiscale del beneficiario;
  • codice fiscale o Partita Iva di chi esegue i lavori.
  • Codice fiscale del condominio;
  • Codice fiscale dell’amministratore o del condomino che effettua il pagamento.

Nel bonifico ristrutturazione, vanno indicate anche tutte le persone che sostengono la spesa e che vogliono di conseguenza fruire della detrazione.

Altri argomenti che potrebbero ineressarti:

Errore RSS: A feed could not be found at `http://www.bilocale.it/blog/feed`; the status code is `404` and content-type is `text/html; charset=UTF-8`

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *