Arch. Giuseppe Armanni http://ga-architetto.wixsite.com/studio
Il recente terremoto di Ischia ha reso evidente, ancora una volta, come una scossa anche di modesta entità possa causare gravi danni e molte vittime, se le abitazioni non sono costruite con i giusti criteri. Ora mettere a norma le abitazioni però è più semplice e meno oneroso, grazie al cosiddetto “Sismabonus”, messo in campo dal Governo. Si tratta di una detrazione fiscale, simile a quelle già attive da anni per le ristrutturazioni edilizie. Ma in questo caso la detrazione può arrivare sino all’85% da recuperare in soli 5 anni, quindi ancora più conveniente. Ma andiamo con ordine. Come detto il Governo con la legge di bilancio 2017 ha introdotto una detrazione fiscale specifica per le opere di messa in sicurezza antisismica, su edifici ricadenti nelle zone sismiche 1, 2 e 3. Sono esclusi quindi gli edifici in zona 4, la meno pericolosa. Le spese devono essere effettuate nel periodo compreso tra il 1° gennaio 2017 e il 31 dicembre 2021, per un importo massimo di 96.000€ per ogni anno. La detrazione si applica a tutti gli edifici, siano essi prima o seconda casa, attività produttive o edifici condominiali. Il tecnico incaricato per prima cosa dovrà valutare e assegnare la classe di rischio attuale dell’edificio (in una scala di 8 classi dalla A+ alla G), e determinare gli interventi migliorativi possibili. La detrazione infatti è variabile a seconda dei lavori che si decide di effettuare. La detrazione base è del 50%, ma sale al 70% se gli interventi sono tali da determinare il passaggio a una classe di rischio inferiore. E sale fino all’80% se ne deriva il passaggio a due classi di rischio inferiori. Quindi più l’intervento è efficace e maggiore sarà la detrazione. Nel caso poi l’intervento sia sulle parti comuni di un edificio condominiale (come pilastri, fondamenta, copertura, muri perimetrali, scale comuni ecc…) le detrazioni di imposta salgono ancora: rispettivamente al 75% per il passaggio a una classe inferiore, e dell’85% per il passaggio a due classi inferiori. L’importo massimo della spesa in questi casi è pari a 96.000€ moltiplicato per il numero delle unità immobiliari del condominio. E tra le spese detraibili rientrano anche quelle per le indagini, la verifica sismica degli immobili e la determinazione della classe di rischio prima e dopo l’intervento da parte del professionista incaricato. Come detto il bonus è ripartito in 5 anni, in rate di pari importo, e una ulteriore facilitazione prevista è infine la possibilità di cedere il credito fiscale derivante ad altri soggetti, siano essi privati o l’impresa stessa che esegue i lavori. Davvero una opportunità importante per mettere in sicurezza le nostre abitazioni ed evitare rischi per noi e i nostri familiari.